martedì 16 febbraio 2010

Londra e la scrittura...

Londra è un incanto. Esco e poso il piede su un magico tappeto bronzeo, e mi trovo rapita, nella bellezza, senza neppure alzare un dito. Uno stupore le notti, con tutti quei portici bianchi e i vasti viali silenziosi. E la gente che sbuca dentro e fuori, agilmente, piacevolmente, come conigli. Io guardo giù per Southampton Row, bagnata come il dorso di una foca o rossa e gialla di sole e osservo gli omnibus che vanno e vengono e sento i vecchi organetti folli.

Uno di questi giorni scriverò di Londra, di come raccoglie la vita intima e la trasporta, senza sforzo alcuno. I volti dei passanti sollevano il mio pensiero; gli impediscono di posarsi, come nella quiete di Rodmell. Ma la mia mente è piena delle Ore. Adesso dico che ci lavorerò per quattro mesi, giugno, luglio, agosto, settembre, e poi sarà finito, e lo metterò via per tre mesi, durante i quali terminerò i miei saggi; e allora sarà – ottobre, novembre, dicembre – gennaio; e lo rivedrò tutto tra gennaio, febbraio, marzo e aprile; e in aprile usciranno i miei saggi e in marzo il mio romanzo.


Questo è il programma. Mi si dipana dalla mente rapido, e adesso anche libero; è andato molto in fretta, anche se con molte interruzioni. Sta diventando più analitico e umano, mi sembra; meno lirico; ma sento di avere allargato i limiti a sufficienza e di poterci riversare tutto. Se così è, tanto meglio. Resta da rileggere. Questa volta miro a 80.000 parole. E mi piace Londra, per scrivere questo libro; in parte perché, come dico, la vita ti sostiene; e con il mio cervello a gabbia di scoiattolo è una gran cosa non dover più girare in tondo. Poi vedere creature umane, liberamente e rapidamente, è per me un infinito vantaggio. E posso fare rapide sortite fuori di casa e rinfrescare il mio ristagno.

E poi ricordo che il mio libro sta per uscire. La gente dirà che sono irriverente… la gente dirà mille cose. Ma credo, in tutta onestà, che questa volta m’importi pochissimo anche dell’opinione dei
miei amici. Non sono certa che sia buono; la prima volta che l’ho riletto da cima a fondo sono rimasta delusa. Più tardi mi è piaciuto. In ogni modo è il meglio che si possa fare. Ma sarebbe una buona cosa se leggessi i miei libri quando sono stampati, criticamente? E’ incoraggiante che a dispetto dell’oscurità, dell’affettazione e via dicendo, le mie vendite aumentino costantemente. Abbiamo già venduto 1220 copie prima della pubblicazione, e credo saliremo a 1500, che per una scrittrice come me non è male. Eppure, per mostrare che sono sincera, mi trovo assorta in altre cose e ormai dimentica del fatto che giovedì esce il libro.


Virginia Woolf, Diario di una scrittrice, (traduzione di G. De Carlo, Minimum fax)

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Luigi, complimenti per il tuo nuovo blog, graficamente accogliente, e complimenti per il bellissimo post sulla Woolf.
saluti, Alessio!

Luigi La Rosa ha detto...

Caro Alessio, grazie dei complimenti. E' uno spazio che sta partendo, e che sta raccogliendo già i primi consensi. Spero diventi un punto di ritrovo e di libero pensiero. Un abbraccio

luigi ha detto...

Post molto interessante davvero, caro Luigi.
E complimenti per il "look" del blog! :)
A presto, luigi

Marco ha detto...

Ehi Luigi, interessantissima la scelta della Woolf soprattutto in concomitanza con l'uscita di libri! Ti seguiremo spesso anche qui come su Ricercario!
Marco e Monia

Maria Lucia Riccioli ha detto...

Ciao Luigi!
La grafica mi piace moltissimo... e i tuoi pezzi sono sempre azzeccati e interessanti.
Il tuo spazio sarà frequentato come e più di ricercario, vedrai!
Ora ti aggiungo subito ai miei link...
:-)
Maria Lucia Riccioli

Luigi La Rosa è non solo il nostro writing coach - carina la definizione, no? - ma anche un lettore acuto e sensibile, un critico profondo che offre poi a noi le sue visioni...

Maria Lucia Riccioli ha detto...

www.marialuciariccioli.splinder.com

Luigi, dai un'occhiata!
:-)

gabriella gullotta ha detto...

Ciao Luigi,
molto bello il tuo blog. Ho letto con gioia il passo della Woolf, è stato come scartare un regalo inaspettato e gradito.

Luigi La Rosa ha detto...

Carissimo Luigi, comincio da te. Grazie di cuore delle belle parole. La nascita di uno spazio culturale è come una finestra che si apre sul mondo. Ed è così che mi piace immaginare la vita futura di questo "figlioletto". Ci saranno delle uscite quindicinali, recensioni, mostre d'arte, e tanti, tantissimi appuntamenti con tutti voi. Spero che i vostri interventi siano sempre così numerosi e appassionati. A prestissimo, un caro abbraccio

Luigi La Rosa ha detto...

Marco e Monia carissimi, sono felice che la Woolf vi ispiri. Grazie dell'amicizia e della fedeltà. Attendo i vostri intelligenti commenti. Un abbraccio a tutti e due

Luigi La Rosa ha detto...

Maria Lucia, sei sempre tu: ironica e geniale. Quindi ti piace la grafica del mio piccolo "figlioletto" virtuale? Ogni quindici giorni ci saranno aggiornamenti e interviste, recensioni, nuove pagine. Aspetto i tuoi interessantissimi contributi. Un bacio

Luigi La Rosa ha detto...

Cara Gabriella, grazie delle belle cose che mi scrivi. La Woolf è grande sempre. Potremmo fare un gioco: estrapolare a caso dai suoi diari, e ogni pagina sarebbe una Grande pagina. Il blog sarà un modo di proporre cultura, punti di vista, scambi sulla vita e sulla scrittura. Vi aspetto tutti, a prestissimo

emilia bersabea cirillo ha detto...

Auguri Luigi per iltuo blog.
Scrivere di scritture e scrittori aiuta moltissimo a non sentirsi soli.
Un abbraccio

emilia cirillo

Luigi La Rosa ha detto...

Carissima Emilia, hai proprio ragione. Ed è lo scopo di questo blog ancora in fase di costruzione. Da due anni Ricercario è fermo, e molti lamentano la perdita di uno spazio che era diventato attivo, ricco di spunti, interessante. Allora ho sentito l'esigenza di dare vita a queste voci, e di ritagliarmi una geografia di temi originali, nuovi, dando voce soprattutto a voi scrittori. Ogni due settimane ci sarà un'uscita. Si parlerà di scrittura, di classici, ma pure di arte. Metto già in programma una bella intervista sui racconti che mi hai mandato. Ci sentiamo presto, grazie di avere scritto. Un abbraccio

Susanna ha detto...

Salve, complimenti per il blog. Bello.

Una curiosità: ci saranno cadenze precise in merito agli aggiornamenti e quali generi letterari verranno affrontati?

Giovanna ha detto...

Concordo con le parole di Emilia. Uccidiamo la solitudine con la letteratura!!!

Luigi La Rosa ha detto...

Care Susanna ed Emilia, grazie anche a voi di essere intervenute. In merito a Susanna: il blog ha all'incirca una cadenza quindicinale, e si occuperà soprattutto di interviste agli autori, recensioni, e rubriche culturali sui classici e su nuove uscite editoriali. Sarà uno spazio libero, aperto a tutti, che consentirà di riflettere su temi che spesso i giornali e le riviste riducono a meri trafiletti, quando non sopprimono direttamente. Ecco, qui mi piacerebbe approfittare dello spazio immenso, e della libertà che esso ci riserva. In merito a Giovanna, è proprio questo lo scopo del blog. Ridurre l'isolamento generale, la solitudine dell'intellettuale contemporaneo, creando ponti che utilizzino la tecnologia del nostro tempo: in tal caso il blog, internet, la possibilità di dialogare anche a grandi distanze. Tutto questo uccide la solitudine, e come suggeriva Emilia Cirillo, ci aiuta a non sentirci soli.

Anonimo ha detto...

Io non sono tra quelli che hanno amato in modo particolare la scrittura di Virginia Woolf (o forse la lessi in un periodo "no" della mia vita), ma è piacevole discuterne e scambiarsi le proprie opinioni in merito. Saluti e congratulazioni per il blog!
Giorgio

Luigi La Rosa ha detto...

Caro Giorgio, la libertà di scegliere è la prima cosa. In scrittura come nella vita. La lettura è un atto di libertà, ed è bello oltre che giusto dire anche: non ci sto! In merito alla Woolf va riletta in diversi momenti della vita, perché è una di quelle scrittrici cangianti, che dicono cose diverse in differenti momenti. Grazie di avere scritto, continua a seguirmi.

Maria Allo ha detto...

Caro Luigi,
" Finchè esiste l'espressione con qualunque mezzo, sangue e inchiostro non esiste una infelicità completa" Scipio Slataper
Aggiungo che la scrittura è il sangue dell'umano e del divino che c'è in ognuno di noi.
Ti linko subito !
Simpaticamente
Maria

Posta un commento